La costruzione della Diga parte con l'approvazione del progetto di costruzione del bacino idrogeografico nel settembre 1912. Un progetto energetico rientrato fra le proposte di ripartenza e autonomia economica immaginate per il Meridione.
È una delle opere di archeologia industriale nazionale più importanti nella storia europea. La Diga, le opere di tubazione, i cuniculi e la torre idrometrica hanno rappresentato un momento di grande innovazione per tutto il Sud. Le due linee di trasmissione, Bella-Muro, Ruoti, Avigliano, Potenza, Genzano, Pietragalla, Acerenza e Banzi da un lato e Muro Lucano, Castelgrande, Pescopagano, e Calitri dall’altro rendono chiaro il valore del progetto per l'intero territorio.
La figura del Ministro fu cruciale. Fu l'ingegner Angelo Omodeo a dirigere i lavori eseguiti dall'impresa potentina Buonasorte. Oltre agli artigiani locali, le paratoie vennero realizzate dalla Sbarramenti Automatici di Zurigo mentre la Escher Wyss & C. si occupò della costruzione delle gigantesche turbine. Gli organi di scarico vennero costruiti presso l'impresa Togni di Brescia e Le Fabbriche Riunite di Cementi e Calce bergamasche fornirono il cemento.